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GIULIO GERBINO

Il lavoro sociale nei servizi dell’accoglienza a rifugiati e richiedenti asilo in Italia

Abstract

Mediante una rassegna sintetica di studi e ricerche, il capitolo propone spunti per l’analisi di un particolare aspetto del sistema italiano di prima e seconda accoglienza di rifugiati e richiedenti asilo: gli operatori e le operatrici dei servizi. Gli studi sulla violenza di prossimità subita da migranti, principalmente di genere femminile, in transito nei centri per rifugiati e richiedenti asilo e sulla presa in carico da parte dei servizi sociosanitari segnalano criticità: alcune di esse concernono aspetti strutturali del sistema di accoglienza (normativa di riferimento), altre ineriscono ai criteri discrezionali propri dei centri. La carenza sia di figure competenti sia di uniformità e coordinamento tra i vari attori e servizi coinvolti produce maggiori conseguenze negative nei casi accertati di violenza e di disagio mentale. Anche in Italia, da ormai ben più di un decennio, sui temi legati all’accoglienza (e al respingimento), al transito, all’integrazione di rifugiati e richiedenti asilo si è animato e strutturato un ampio filone di studi, sia disciplinari sia inter- e transdisciplinari, al cui interno le questioni poste intorno a operatori e operatrici (ruoli e identità professionali, competenze, dilemmi etici tra mandato istituzionale e mandato professionale, discrezionalità rispetto alle cornici normative e politiche, background e formazione) rivestono un rilievo significativo dal punto di vista di un’appropriata e realistica analisi delle politiche di regolazione e gestione delle migrazioni. La seconda sezione del capitolo presenta un sintetico quadro delle fasi di costruzione del sistema italiano di accoglienza; la terza sezione si concentra sugli operatori nei servizi dell’accoglienza; nella quarta viene presentato e discusso il contributo delle ricerche etnografiche sui servizi e gli operatori di accoglienza.