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GIOVANNI GALASSO

Tutela degli acquisti del patrimonio agricolo e compatibilità con i princìpi del mercato unico europeo : riflessioni sulla sentenza c-419/23 della corte di giustizia dell’UE

Abstract

La sentenza del 12 dicembre 2024 della Corte di giustizia dell’UE nella causa C-419/23 ribadisce l’incompatibilità delle restrizioni imposte dalla legislazione ungherese sulla trasmissibilità dei diritti di proprietà e di usufrutto sui terreni agricoli con i princìpi fondamentali del diritto dell’UE. In particolare, la decisione fa riferimento al diritto di registrare nuovamente il diritto di usufrutto illegittimamente cancellato, riconoscendo la necessità di ripristinare la situazione giuridica violata. Il contributo analizza il bilanciamento tra libertà di circolazione dei capitali, tutela dei diritti di proprietà e obiettivi di politica agraria, evidenziando la criticità di misure restrittive che, pur perseguendo obiettivi di interesse generale, risultano sproporzionate e prive di strumenti alternativi meno dannosi. L’azione coordinata della Corte e della Commissione europea definisce un quadro coerente per superare le misure restrittive che ostacolano la libera circolazione dei capitali e l’accesso al mercato fondiario, promuovendo un modello normativo basato su incentivi e monitoraggio dell’uso del suolo, nonché un uso più strategico delle risorse della PAC. Questo approccio è ulteriormente sviluppato nella comunicazione della Commissione «A Vision for Agriculture and Food» (2025), che sottolinea il ruolo centrale della PAC nel bilanciare la competitività,la sostenibilità e la tutela degli interessi agricoli, escludendo soluzioni nazionali che, attraverso restrizioni proprietarie, siano in conflitto con i princìpi fondamentali del diritto dell’UE.