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CHIARA GARILLI

La recente riforma della disciplina italiana del subappalto nella prospettiva del bid rigging

Abstract

L’articolo analizza in chiave critica la disciplina nazionale del subappalto nell’ambito delle gare pubbliche, così come recentemente riformata a seguito di diversi interventi normativi in ottemperanza alla procedura d’infrazione avviata dalla Commissione UE. Stando alla tesi dell’A., l’attuale quadro normativo – caratterizzato dalla quasi totale eliminazione delle limitazioni previgenti (probabilmente anche spingendosi oltre ciò che la Commissione UE ha richiesto) – difetta nel trovare un equo bilanciamento tra il principio della massima partecipazione alla gara, da un lato, e l’esigenza di prevenire e svelare potenziali condotte collusive, dall’altro. La suddetta conclusione, peraltro, appare suffragata dall’analisi della disciplina delle cause di esclusione dalla gara, ancora piuttosto timida nel prevedere l’esclusione facoltativa dei partecipanti a causa di comportamenti anticompetitivi.