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GIUSEPPE DI BENEDETTO

A tempo e a luogo. Palermo e le forme della temporalità

Abstract

Il saggio ripercorre e commenta gli scritti di Angelo Torricelli dedicati dall’autore al “racconto” della città di Palermo ed elaborati nel periodo in cui, lo stesso docente, ricopriva il ruolo di professore di Composizione architettonica presso la Facoltà di Architettura. Negli scritti di Torricelli su Palermo, frutto di studi e di esperienze progettuali condotti su specifici luoghi del centro storico, prende corpo quella particolare modalità conoscitiva e interpretativa che, a partire dai dettagli, dai dati apparentemente marginali, dall’attenzione agli indizi rivelatori, permette di delineare un punto di vista originale sull’architettura e sulla città. Letti uno di seguito all'altro gli scritti di Torricelli, formano una narrazione in continuum su Palermo, una città descritta, raccontata, evocata anche in sua assenza, attraverso le contraddizioni che la caratterizzano, i tanti ossimori che racchiude in sé, le eterne, dicotomiche contrapposizioni delle diverse città comprese forzatamente in un unico poliedrico corpo: arcaica e moderna (ma di una modernità mai attuale), aulica e popolare, spesso volgare, sacra e blasfema, fastosa e meschina. Anime molteplici che vivono, si affollano, gremiscono sino alla massima saturazione e attraversano, con la stessa intensità e con la medesima logica di un eterno dualismo antitetico, la storia tutta della città. Il sistema delle interpretazioni critiche elaborate su Palermo, che il saggio propone, trae risorsa nella profondità dei meandri della memoria della città stessa, intesa come ineludibile luogo di approdo, ricettacolo dei tesori dello spirito e delle esperienze sensoriali.