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ANGELO CICATELLO

Comunità non solo come mezzo ma anche come fine

Abstract

L’originaria condizione di inermità all’insegna della quale Kant concepisce la ragione umana rappresenta qualcosa di più della premessa di una storia di progresso in cui l’uomo si rende via via meno inerme e più reattivo al mondo che abita. Tale condizione suggerisce piuttosto il fatto che non disponiamo della ragione allo stesso modo in cui possiamo disporre di qualunque altra dotazione naturale e che, anzi, per quanto possiamo evolverci, rafforzarci nello sviluppo delle nostre conoscenze ed abilità, non muoveremmo un passo in direzione della nostra umanità, quando ci limitassimo a considerare la ragione come un puro mezzo di affermazione e di potere, e non riconoscessimo invece in essa uno scopo in sé, una forma di vita che possiamo dire nostra solo se non pretendiamo di disporne a nostro uso e consumo.