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VALERIO BRIZZOLARI

Forma delle controdichiarazioni e prova della simulazione

Abstract

La Corte di cassazione, dopo molti anni, torna a occuparsi della forma delle controdichiarazioni, nel caso di contratti che richiedono a pena di nullità la forma scritta solenne. Movendo dal presupposto che la controscrittura ha la funzione di constatare e provare la simulazione di un patto, la Corte afferma che essa è sottoposta a tale requisito solo ad probationem tantum. Il contributo ha lo scopo di ripercorrere gli orientamenti della giurisprudenza sul punto, soffermandosi sui profili problematici che vengono in rilevo nel caso di simulazione relativa soggettiva di un contratto che richiede una forma particolare ad substantiam (come, ad esempio, la donazione), ossia quelli relativi alla prova della simulazione, mediante controdichiarazione, e alla produzione degli effetti del contratto dissimulato, con riferimento, in particolare, al problema della mancanza del requisito dell’atto pubblico.