PRESENTAZIONE ECOGRAFICA DELL’EPATOCARCINOMA: ESPERIENZA DI UN SINGOLO CENTRO NELL’ARCO DI TRE DECENNI
- Authors: Amodeo S., Giannitrapani L., Mirarchi L., Zerbo M., Montalto F. A., Terranova A., Ioppolo C., Licata A., Brancatelli G., Soresi M
- Publication year: 2019
- Type: Abstract in atti di convegno pubblicato in volume
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/384856
Abstract
Valutare i cambiamenti della presentazione ecografica (US) degli epatocarcinomi (HCC) diagnosticati presso la nostra UO di Medicina Interna in tre periodi:1993-98, 2003-2008,2013-18. Il Gruppo 1 (G1) (1993-1998) comprendeva 174 HCC, il Gruppo 2 (G2) (2003-08) 96, il Gruppo 3 (G3) (2013-2018) 102. Sono stati registrati età , sesso, markers HBV, HCV, uso di alcol, alfafetoproteina (AFP), test di funzionalità epatica, autoanticorpi, ferritinemia. La diagnosi di HCC in G2 e G3 è stata posta secondo le linee guida EASL, in G1 con istologia o citologia nel 40%, nel resto con multiple tecniche di imaging concordanti (ecografia, TC, TC con lipiodol, angiografia), livelli sierici di AFP>200 ng/ml. La presentazione US veniva classificata secondo Otho in: Singolo, Multipli, Diffusi (Dig. Liv. Dis. 43 (2011) 875–880). Nel gruppo 1: 11.5% dei pazienti risultava in sorveglianza, meno che nel G2 (66%) e nel G3 (76.4%) (p<0.0001), G2 vs G3 (P=ns). L’età media aumentava progressivamente da G1 a G3 (rho=0.45; P<0.0001), gli HCC Singoli erano più frequenti in G2 (63.5%) e in G3 (65.6 %) vs G1 (40 %) (P<0.0001), G2 vs G3 P=ns. La frequenza dei Multipli era maggiore in G1 (50 %) vs G2 (34.4%) e G3 (33.3%) (entrambi P<0.02), G2 vs G3 P=ns. Il Diffuso prevaleva in G1 (16 %) vs G2 (2 %) e G3 (1 %), (entrambi P<0.001), G2 vs G3 P=ns. L’ecostruttura nei tre periodi era sovrapponibile, risultava maggiore l’ipocogena (50-70%), la meno frequente l’isoecogena (7-12%). L’eziologia più frequente nei tre G era HCV, la post Non Alcoholic Steatohepatitis/ criptogenetica (NASH/C) nel G3 era significativamente maggiore vs G2 e vs G1 (entrambi P<0.05). Nel G3 gli HCC-NASH/C vs i virali avevano una severità secondo Otho maggiore (rho=0.3, P<0.02) e il diametro dei noduli neoplastici era più grande (P<0.0001). I programmi di vaccinazione contro l’HBV, le terapie antivirali, l’aumentata prevalenza della cirrosi postNASH, la sorveglianza US, hanno modificato il ruolo dei fattori di rischio e la severità dell’epatocarcinoma (HCC) al momento della diagnosi. I nostri risultati confermano che la presentazione US dell’HCC negli anni è diventata meno severa, effetto della sorveglianza ecografica semestrale. I nostri dati mostrano inoltre nel G3 un aumento della prevalenza degli HCC-postNASH/C, questi alla diagnosi hanno una presentazione più severa se confrontati con i virali, probabilmente conseguenza di un ritardo diagnostico, infatti pochi pazienti (6/14) erano in sorveglianza US. Sono necessari ulteriori studi per definire le politiche di sorveglianza ecografica per gli HCC nella NASH.