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EMANUELE ANGELICO

Ri _ GENERAZIONI. Reversibili

Abstract

Vogliamo ora la maestria del “meccanico” in luogo di quella del “muratore”. Vogliamo architetti capaci di costruire mentre pensano a dover o poter smontare. Troppo spesso assistiamo alla supponenza di tanti manufatti che si arrogano il diritto di sentirsi immortali e invece sono solo premature obsolescenze non più governabili. I tempi di realizzazione dell’architettura contemporanea sono giurassici; spesso l’edificio non è ancora completato è già sono mutate le circostanze per cui lo si è voluto mentre stiamo riconoscendo di non potere più tornare indietro. L’architettura oggi non riesce più a stare al passo con le continue mutazioni che l’ambiente e la società impongono (ormai sempre più repentine). Alcuni casi studio ci inducono una profonda riflessione. Dovremo, quindi, ripensare ad un’Architettura con tutte le accezioni della trasformabilità temporale, quindi reversibilità operativa.