Il ruolo della struttura semantica e della composizione morfologica nell'accuratezza di decodifica:dislessici evolutivi e normolettori a confronto.
- Authors: Fratantonio, A; Maltese, A; Lo Cascio, D
- Publication year: 2008
- Type: Articolo in rivista (Articolo in rivista)
- Key words: Dislessia, morfologia.
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/49758
Abstract
Nello specifico, il nostro lavoro di ricerca si propone di valutare l’influenza degli indizi contestuali sull’accuratezza di decodifica (corretto posizionamento dell’accento) del dislessico evolutivo e del normolettore confrontando due principali condizioni: assenza e presenza di disponibilità contestuale. In aggiunta, nell’ottica di effettuare una specifica indagine linguistica, l’intento è anche quello di analizzare l’influenza della composizione sillabico-accentuale, sull’accuratezza di decodifica (corretto posizionamento dell’accento) dei due gruppi di soggetti (Mulatti e Job, 2003; Marcolini e Burani, 2003; Burani, Barca e Ellis, 2006; Marcolini, Donato, Stella e Burani, 2006; Barca, Ellis e Burani, 2007). A tal proposito, sappiamo che, nella maggior parte delle parole italiane, l’accento è collocato sulla vocale della penultima sillaba (accentazione regolare: ballà re); più rara è invece la condizione che vede l’accento collocato sulla vocale della terzultima sillaba (accentazione irregolare: cèlebre).