FARE INFERENZE Storie e attività per potenziare la comprensione del testo
- Authors: Agata Maltese, Lidia Scifo, Annamaria Pepi
- Publication year: 2019
- Type: Monografia
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/380258
Abstract
Attualmente, la tematica relativa ai processi inferenziali costituisce un ampio e interessante filone di ricerca in cui convergono i contributi della scienza cognitiva e della linguistica testuale. Poiché difficoltà nell’attivazione di processi inferenziali sottesi alla comprensione del testo possono connotarsi quali significativi predittori di varie problematiche nell’ambito dell’apprendimento scolastico, diviene sempre più urgente l’individuazione di tutti i fattori capaci di inibire o favorire l’attivazione di inferenze, siano esse lessicali, quando riguardano il significato di una parola sconosciuta ma deducibile dal contesto, oppure semantiche se, invece, riguardano il significato di informazioni non scritte ma rintracciabili attraverso il recupero di informazioni correlate all’argomento in oggetto. L’obiettivo è mettere in atto un modello di prevenzione e di potenziamento con una sempre maggiore probabilità di efficacia. L’idea di questo volume nasce dall’esigenza di uno strumento di potenziamento del processo inferenziale che possa essere utilmente impiegato non solo per il bambino con disturbo specifico, ma anche per gli alunni con difficoltà nella comprensione del testo. Si ritiene, infatti, che tali difficoltà possano scaturire da una mancanza di abilità nell’impiegare in modo produttivo gli indizi e nell’attivare le inferenze causali necessarie a creare la rappresentazione coerente del testo stesso. L’elemento innovativo consiste nel proporre un training mirato al potenziamento dei processi inferenziali sottesi alla corretta rappresentazione del testo (Roch, Florit e Levorat, 2012; 2013; Lucas e Norbury, 2015). Il programma di potenziamento si articola in storie, la cui somministrazione è suddivisa in tre condizioni. Le prime due sono corredate da illustrazioni attrattive che consentono al bambino di mantenere elevati livelli di attenzione e di apprendere a costruire il significato e a «disambiguare» brani in cui manca la coerenza interna semplicemente giocando con gli indizi testuali e figurativi; la terza condizione, invece, presenta soltanto una componente testuale. Il potenziamento prevede che ciascuna storia, nelle fasi più avanzate del training, venga presentata in forma solo testuale eliminando gli elementi figurativi che possono svolgere la funzione di facilitatore nell’attivazione di inferenze. In particolare, un indice di comprensione è rappresentato dalla capacità di trovare una spiegazione logica e coerente a una conclusione inattesa rispetto a una serie di sequenze di eventi. 8 Fare inferenze Il training mira a potenziare i diversi fattori che influiscono sull’attivazione delle inferenze necessarie alla comprensione di un testo in cui si verifica un evento imprevisto. Tra tali fattori, l’attenzione viene rivolta a quelli relativi alla codifica (informazioni aggiuntive sull’oggetto chiave come titolo e illustrazione), al recupero (domande di inferenza relative all’oggetto e all’azione di cambiamento) e, infine, a quelli metacognitivi, quali la consapevolezza da parte del lettore dell’incongruenza o anomalia testuale la cui presenza comporta l’attivazione di inferenze. L’ipotesi sottesa al programma di potenziamento è che i bambini che manifestano difficoltà nella comprensione di un testo, in seguito a un programma specifico mirato all’attivazione di inferenze, diventano sempre più abili nel cogliere il diverso grado di salienza degli elementi contenuti nell’economia del brano e nell’utilizzare in maniera produttiva indizi testuali e figurativi messi a disposizione dalla struttura del testo stesso; tale abilità consente loro di fare meno ricorso agli indizi per giungere a formulare una corretta interpretazione.