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CARL ALEXANDER AUF DER HEYDE

L’insegnamento della Storia dell’arte nelle Accademie di Belle Arti italiane tra Otto e Novecento: docenti, programmi, materiali didattici

Abstract

Il presente fascicolo di RSA, dedicato a cinque casi-studio (Milano, Venezia, Firenze, Napoli e Palermo) in un arco cronologico che va dal periodo napoleonico fino alla Riforma Gentile, nasce da un motivo duplice: entrare nel merito della discussione recente sul rapporto degli studiosi con gli artisti del proprio tempo («Journal of Art Historiography», 19, 2018, fasc. a cura di E. Vratskidou) e sul contributo specifico della figura dell’artista-storico allo sviluppo della disciplina («Histoire de l’art», 79/2, 2016, fasc. a cura di J. Lavie e P. Sérié) e nello stesso tempo mettere a fuoco un aspetto marginalizzato anche dagli studi sulla storia delle Accademie, che solo di recente sono tornate ad approfondire la loro identità culturale e formativa. Tutti i saggi ricostruiscono il processo di trasformazione dell’insegnamento teorico, definito nei primi indirizzi di storia e mitologia e di estetica che apportarono i loro contributi alla Storia dell’arte italiana, descrivendone l’impatto culturale, metodologico e istituzionale. Gli spogli archivistici hanno riportato alla luce i nominativi e il background culturale dei docenti, ma non sempre i piani di studio e le modalità d’insegnamento, mentre restano i manuali e alcuni materiali didattici adottati durante le lezioni. Il fascicolo contiene i contributi di Francesca Valli (Milano), Alexander Auf der Heyde (Venezia), Cristina Frulli (Firenze), Sandro Morachioli (Napoli) and Massimiliano Marafon Pecoraro (Palermo).