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MARIA CARMELA VENUTI

Diritti dei figli vs. genitorialità same-sex: antitesi o composizione? Il dialogo (muto?) tra la Corte costituzionale e il legislatore italiano

Abstract

Il contributo esamina la sentenza della Corte costituzionale n. 33 del 2021 che, dichiarata l’inammissibilità delle questioni sottoposte al suo vaglio, ha sollecitato il legislatore a rimediare all’attuale inadeguata tutela degli interessi del minore nato da gestazione per altri realizzata legittimamente all’estero. Il lavoro critica, poi, il percorso argomentativo della Consulta che, condizionata dal presupposto della assoluta e inscalfibile riprovazione nel nostro ordinamento della tecnica di procreazione medicalmente assistita, ha dato per assodato ciò che (la non trascrivibilità dell’atto straniero) in realtà avrebbe dovuto essere oggetto di scrutinio. Sollevando dubbi sull’opportunità di sottoporre a bilanciamento un interesse ormai esaurito, quello della donna che ha portato a termine la gravidanza, e l’interesse – invece attuale – del bambino alla tutela della propria identità personale, familiare, sociale. Infine, viene indicato quali potrebbero essere, allo stato, in assenza, cioè, di un intervento del legislatore, le soluzioni percorribili per dare riconoscimento giuridico al legame instaurato dal figlio con il genitore d’intenzione.