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FERDINANDO TRAPANI

Social Green Planning e Urban Planning ovvero della produzione giocosa di una tragedia di successo in quattro movimenti

Abstract

Il contributo riguarda la postfazione dell'intero volume. Nel contributo vengono rintracciate quattro chiavi di lettura: 1) non può esistere una pianificazione territoriale contemporanea se non è integrata; 2) la resilienza dell'ecologia nella pianificazione risiede nella capacità di cogliere i valori profondi che muovono la cittadinanza verso la autentica partecipazione; 3) Drammaturgia e Neuroscienze sono i due argomenti sullo sfondo del volume curato dai due autori: sono immanenti, sono le condizioni esterne che regolano, in caso di malfunzionamento o di proteste il piano/progetto di paesaggio confinando o limitando i protagonismi eventuali dei giocatori coinvolti; 4) il SGP è una strategia che non intende porsi come modello ma come superamento di tutti i modelli che ancora cercano di imporsi più per inerzia che per convinzione e che sbagliano solo perché tradiscono l’origine unitaria da cui provengono: la città dell’Uomo. Nelle conclusioni l'autore della postfazione sostiene che qui la 'drammaturgia' è l’approccio adottato dall’uomo che, dovendo applicare il principio di resilienza non solo per opporsi all’immanenza della Natura ma soprattutto per risolvere i problemi creati proprio dai suoi simili (la Città malata che contagia la Terra), non fa che costruire e ricostruire dispositivi di autodistruzione. Ma questo approccio consente comunque all'uomo di ritrovare all’interno dei processi corruttivi e dissipativi i nuclei di natura da ricomporre per la riaccensione degli ecosistemi dentro la città esattamente nello stesso modo in cui l’infilling ricrea le trame dei tessuti urbani lacerati dal caos del consumo di suolo e di anima della perduta città delle persone umane.