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PAOLA MAGGIO

Lascia che Caino scambi una parola. La Corte europea censura l’Ucraina perché inibisce l’interazione umana fra condannati all’ergastolo

Abstract

Continua il rimodellamento in chiave incrementale dei diritti dei detenuti da parte della Corte europea dei diritti dell’uomo. Con la sentenza Karpenko c. Ucraina è stata riconosciuta una violazione degli artt. 3 e 13 CEDU, in riferimento al regime penitenziario di isolamento che ha inibito a un condannato all’ergastolo di parlare con altri soggetti ristretti.