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MARCO MIGLIORE

Gli itinerari turistici in ambito urbano tra accessibilità e informazione

Abstract

Palermo è una delle città, culturalmente ed economicamente, più importanti dell’intera area del Mediterraneo. Ricca di un notevole patrimonio architettonico e archeologico, è caratterizzata da un elevato potenziale turistico a cui non corrisponde un’adeguata rete di collegamenti e di servizi di trasporto multimodali. Oggi i centri urbani, dalle metropoli ai borghi, rappresentano uno degli anelli più importanti del sistema di offerta turistica, perché sono i luoghi in cui il turista, occasionale e/o di lunga permanenza, si trova di fronte a beni, servizi, cultura ed esperienze, diventandone consumatore. È proprio in questo processo che il visitatore ha necessità di percepire servizi di qualità, specialmente nel campo dei trasporti per rendere accessibili i punti nodali della città. Infatti, per favorire l’organizzazione strutturale del territorio non basta sviluppare i centri urbani in termini di attrattività, ma è necessario assicurare i collegamenti realizzando un sistema infrastrutturale ai vari livelli di connessione e accessibilità. Molte città europee, nel loro programma di rivalutazione dei contesti urbani, hanno sviluppato un sistema di indicatori per valutare la vivibilità delle città, puntando molto sulle interrelazioni tra servizi di trasporto e itinerari turistici, mettendo in primo piano elementi come la qualità dei servizi pubblici, la sicurezza, le aree pedonali e la mobilità, che, sinergicamente, contribuiscono a rendere un centro urbano accogliente e competitivo. Sul piano europeo il programma degli itinerari culturali si fa portatore dei principi insiti nel processo di costruzione comunitaria, in particolar modo per la conoscenza della diversità culturale e del patrimonio storico sotto forma di tradizioni, arte e storia. In questa ottica va prendendo piede la volontà sovranazionale del sostegno per lo sviluppo dell’impresa culturale, anche appartenente al terzo settore, mirato al potenziamento del ruolo delle città siciliane nella promozione dell’europartenariato con realizzazione di circuiti di produzione congiunta. Gli itinerari sono testimonianza della storia e, quindi, fattore di rafforzamento degli ideali e del sentirsi cittadini europei, oltre che costituire di per sé un bene culturale, con le sue complessità sia in termini di individuazione e riconoscimento sia come progettazione e gestione. Connessa all’idea di “itinerario” c’è quella di strada, di via, di movimento e di connessione tra essi. Accessibilità e mobilità assumono rilevanza crescente per qualsiasi politica di sviluppo turistico. I trasporti, infatti, svolgono un ruolo centrale nello sviluppo economico del territorio che trascende le finalità del turismo, anche se è proprio in questo settore che si confermano essenziali. Non solo essenzialità ma anche qualificazione: l’accessibilità di un’area e la componente infrastrutturale del sistema dei trasporti contribuiscono a qualificare l’offerta orientandone i flussi turistici. Il sistema dei trasporti quindi rappresenta un aspetto dinamico dell’offerta turistica, che va formulata attraverso la realizzazione di un quadro organico delle risorse culturali, strutturato in circuiti, reti e itinerari, allo scopo di recuperare i contesti e le identità culturali locali, in una prospettiva di valorizzazione turistica, e di favorire l’emergere dei luoghi di maggiore concentrazione delle risorse (poli attrattori) che costituiranno la struttura portante alla quale saranno agganciate le realtà locali. Il recupero e la valorizzazione di tali contesti potrà avvenire attraverso la creazione di itinerari integrati che, collegando le variegate risorse, potranno attrarre particolari segmenti della domanda turi-stica e attivare occasioni di sviluppo economico e sociale duraturo per le collettività locali, di cui sarà possibile rafforzare l’identità storico-culturale. Da qui l