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BARBARA ROSY INES MANACHINI

Risultati preliminari del monitoraggio di lepidotteri diurni in un sito di interesse comunitario per differenti scopi applicativi

  • Authors: Ruggieri, S; Manachini, BRI
  • Publication year: 2010
  • Type: eedings
  • Key words: Impatto delle Piante geneticamente modificate, Colza, Biodiversità, Lepidotterofauna, Impatto pratiche agricole
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/51371

Abstract

Durante il XX secolo e specialmente negli ultimi 50 anni è stato riportato un declino nel numero specie di lepidotteri diurni presenti in Europa, ed ad una modificazione delle comunità delle farfalle. Tale decremento è stato attributo a diversi fattori: frammentazione e la scomparsa degli habitat e l'intensificazione dell'agricoltura e delle pratiche ad essa connesse. L'introduzione di nuovi prodotti in agricoltura, quali ad esempio le piante geneticamente modificate o i prodotti a base di virus entomopatogeni hanno posto ancor più l'accento sulla necessità di monitorare i lepidotteri non target (principalmente i diurni) sia come data set iniziale sia per i piani di post monitoring. A tal fine sono state selezionate 4 aree rappresentative di quattro differenti tipologie di habitat: uliveto, bosco misto, ampelodesmeto e macchia mediterranea. Per ogni habitat sono stati scelti 4 transetti per il monitoraggio dei lepidotteri diurni. Le aree campione sono site nel demanio forestale di San Martino delle Scale (Palermo) all’interno del Sito di Interesse Comunitario” Raffo Rosso, Monte Cuccio e Vallone Sagana.” La lunghezza dei transetti è pari a 50 m cad. e il tempo di percorrenza nelle varie aree è compreso tra i 3-5 minuti. La larghezza dei transetti è stata di 2.5 metri per lato (totale 5 m). I censimenti sono stati eseguiti ogni 15 giorni durante i mesi compresi tra Maggio e Settembre. I dati faunistici, quelli relativi all'abbondanza e alla fenologia dei voli saranno messi in relazione con la fenologia delle colture maggiormente presenti o che saranno potenzialmente adottate e con i periodi di trattamenti (distanze, deriva dei prodotti ecc.) al fine di dare possibili indicazioni sul potenziale rischio delle differenti specie di lepidotteri.