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MARIA SOFIA DI FEDE

Il Palazzo Reale di Palermo in età moderna (XVI-XVII secolo)

Abstract

Il "Sacruma Regium Palatium" di Palermo rapppresenta nell'immaginario collettivo siciliano la testimonianza materiale più illustre dei fasti della corona d'Altavilla e in particolare dell'età ruggeriana: non a caso ancora oggi il complesso prende il nome di "Palazzo dei Normanni". Come è noto, tuttavia, il complesso ha una storia millenaria, che con lo snodarsi dei secoli ha conosciuto vicende alterne e momenti di decadimento. Questo libro è dedicato alla "rinascenza" del palazzo, cioè a quella fase del suo iter architettonico in cui, dopo due secoli di abbandono, torna a ricoprie il suo ruolo istituzionale di sede dell'autorità monarchica in Sicilia. La decisione presa da nel 1553 dal viceré Juan de Vega di trasferire la sede viceregia dal Castello a mare all'antica reggia normanna inaugura, infatti, una nuova stagione costruttiva per il complesso palatino, innescando un lungo processo di riconfigurazione architettonica dell'edificio, che troverà una conclusione solamente nei primi anni del secolo successivo con le imponenti opere promosse dal viceré Maqueda.