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STEFANIA CROBE

Il PAV di Torino, un parco in movimento

Abstract

Nella “liquidità” contemporanea, la possibilità di una cura dell’afasia diffusa impone un ripensamento che coincide con la parola ri-uso, nella sua accezione di recupero di senso, traduzione, riconversione. In una parola trasformazione. In una poetica del riuso, nella sua accezione di ritorno alla vita e trasformazione, s’inserisce il PAV - Parco Arte Vivente di Torino, con la sua architettura semi-ipogea. Attraverso l'esperienza del PAV, centro sperimentale di arte contemporanea, si analizza il ruolo del museo nei processi di trasformazione urbana.