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ROBERTA COGLITORE

Lo spazio dell’aldilà in "Poema a fumetti" di Dino Buzzati

Abstract

L’obiettivo del contributo è l’analisi dello spazio oltremondano in Poema a fumetti(1969) di Dino Buzzati, graphic novelante-litteram. Buzzati riscrive, in chiave ultramoderna e laica, sia il mito di Orfeo ed Euridice, restituendo la centralità alla potenza della musica, sia il mito della discesa agli inferi, toposassoluto della letteratura italiana a partire da Dante e rappresentazione allegorica dell’oltretomba cristiano. In particolare Buzzati inventa una rappresentazione visiva dello spazio dell’aldilà dove sono essenziali due elementi: la continuità/discontinuità dei due mondi, nominalmente diversi, e le cornici che permettono il passaggio da un mondo all’altro. Il motivo ricorrente di Poema è dunque la ricerca di quella soglia che permetterebbe di distinguere i due mondi, ma che allo stesso tempo si dissolve non appena si tenta di oltrepassarla. Il presente contributo analizza, in particolare, la cornice narrativa di Poema,per individuare quella porta dell’inferno che darà accesso allo spazio ultramondano e che segnerà l’uscita impossibile per le anime che lì dimorano eternamente. Inoltre perché questo viaggio agli inferi venga ammantato della tipica atmosfera fantastica buzzatiana, il prologo e le conclusione del racconto sono ambientati in spazi immaginari e impossibili, ma allo stesso tempo fin troppo realistici, comuni, urbani.