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MARCO BRIGAGLIA

Foucault e il potere. Una risistemazione analitica

Abstract

In questo articolo proporrò una ricostruzione della concezione foucaultiana del potere. Nella prima parte ricostruirò il suo lessico, distinguendo tre accezioni principali in cui usa il termine “pouvoir”: (1) il pouvoir-1, o potere tout court, è inteso come (capacità o esercizio) di influenza intenzionale sull’azione altrui; è un’accezione neutrale (il potere non è necessariamente negativo per chi lo subisce) e soggettivistica (il potere si predica per definizione di qualcuno, individuo o gruppo, capace di azione intenzionale); (2) il pouvoir-2 indica situazioni sociali complesse che consistono in reti di relazioni di potere interconnesse, o in strutture d’azione collettiva “funzionalmente analoghe” all’esercizio di potere; è un’accezione neutrale, ma oggettivistica (quelle situazioni sono considerate indipendentemente dall’essere intenzionalmente prodotte); (3) il pouvoir-3 indica situazioni del tipo del pouvoir-2, ma in quanto collegate a condizioni, negative per chi le subisce, di “dominazione” e/o “assoggettamento”; è dunque un’accezione oggettivistica, ma non neutrale. Sulla base del lessico risistemato ricostruirò, nella seconda parte, la tesi fondamentale di Foucault: che ladiffusione di tecniche di potere “disciplinari” e “governamentali” nelle società occidentali contemporanee abbia causato un enorme incremento del ruolo e della presenza del potere nella strutturazione sociale.