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GIUSEPPE BAZAN

I giardini della memoria ai caduti nei centri delle Madonie e delle aree limitrofe

Abstract

Il 4 novembre 1921 fu deposta, con tutti gli onori, la salma di un milite ignoto nell’Altare della Patria del Vittoriano di Roma, a perenne memoria per i posteri dell’eroico sacrificio compiuto per la salvezza della Patria. Da quel momento, in ogni piazza italiana sorsero monumenti e lapidi dedicate ai Caduti. Sui luoghi del conflitto, inizia una sistematica opera di bonifica dei numerosi cimiteri di guerra a ridosso delle trincee e nei paesi delle retrovie e, allo scopo di onorare milioni di soldati caduti, furono realizzati in quasi tutte le nazioni coinvolte dal conflitto, diverse forme e luoghi di commemorazione (Cimiteri e Sacrari, Parchi della Rimembranza, Boschi degli Eroi) accomunati dalla forte presenza di elementi simbolici della liturgia civile del Milite Ignoto. Questi monumenti si presentano come delle vere e proprie architetture vegetali, perché le piante quasi sempre presenti, sono parte strutturale del monumento stesso, che quindi esistevano nel pensiero di chi lo ha progettato, e non un semplice corredo ornamentale. A partire da queste considerazioni, è stato effettuato un censimento dei Giardini della Memoria ai Caduti nel territorio delle Madonie delle aree limitrofe, ponendo particolare attenzione alle relazioni esistenti tra monumenti e luoghi.