CdL in Scienze dell'Educazione (corso tradizionale)
Prof. Epifania Giambalvo
(60 h)
La Filosofia dell'Educazione è una disciplina dell'area pedagogica che si caratterizza per la sua funzione riflessiva e di controllo, volta non soltanto a valutare criticamente le indicazioni che la Pedagogia generale fornisce circa le scelte educative da adottare, le finalità valoriali da perseguire, i mezzi idonei da approntare nell'attivazione del processo teoretico, lo statuto epistemologico e i linguaggi propri della ricerca pedagogica, nonché a mediare o a coordinare le diverse scienze dell'educazione.
La sua riflessività si dispiega, quindi, sia in senso orizzontale o, meglio, trasversale, sia in senso verticale, in quanto investe tanto l'oggetto della riflessione pedagogica, cioè la formazione umana, e, sotto questo aspetto, la Filosofia dell'educazione si identifica con la Pedagogia, quanto la stessa riflessione pedagogica e, sotto quest'altro aspetto, essa se ne distingue configurandosi come attività riflessiva di secondo livello o meta-riflessiva.
Il corso
Analisi, decostruzione e ridefinizione del discorso pedagogico (dal modello metafisico a quello ermeneutico-critico)
Il corso si propone di mettere a fuoco il carattere meta-riflessivo della Filosofia dell'educazione, che investe la pedagogia generale esercitando la sua riflessività, oltre che sui fondamenti epistemologici, sul senso, l'oggetto e il metodo della ricerca pedagogica; ne disvela, attraverso un'analisi critico-decostruttiva, con la genesi, il linguaggio e la funzione, i condizionamenti ideologici che stanno alla base dei suoi principali modelli e orientamenti di pensiero; ne ridefinisce, quindi, con lo statuto, l'assetto logico-concettuale, l'orizzonte teleologico-valoriale e l'apparato linguistico-espressivo, accelerandone il cambiamento e ridisegnando la sua rete di relazione con tutti gli altri saperi. In particolare, esso si propone di analizzare e mettere a confronto il modello metafisico, proprio della pedagogia tradizionale, con quello ermeneutico-critico, delineatosi in ambito pedagogico con la crisi (o la fine) della modernità e l'affermarsi del paradigma della complessità in tutti i campi del sapere.
Testi consigliati
G. Bocchi, M. Ceruti (a cura di), La sfida della complessità, Milano, Feltrinelli, 1985;
F. Cambi, Il congegno del discorso pedagogico, Bologna, Clueb, 1986;
F. Cambi, La sfida della differenza. itinerari italiani di pedagogia critica, Bologna, CLUEB, 1987;
F. Cambi, Manuale di filosofia dell'educazione, Roma-Bari, Laterza, 2000;
J. Culler, Sulla decostruzione, trad. it., Milano, Bompiani, 1988;
G. Dalmasso (a cura di), De-costruzione: testualità e interpretazione, Pisa, ETS, 1990;
M. Ferraris, Storia dell'ermeneutica, Milano, Bompiani, 1989;
M. Gennari, Interpretare l'educazione. Pedagogia, semiotica, ermeneutica, Brescia, La Scuola, 1992;
A. Granese, Il labirinto e la porta stretta. Saggio di pedagogia critica, Firenze, La Nuova Italia, 1993;
J. Habermas, Il pensiero postmetafisico, Laterza, Roma-Bari, 1991;
J. F. Lyotard, La condizione post-moderna. Rapporto sul sapere, trad. it., Milano, Feltrinelli, 1994;
P. Malavasi, Etica e interpretazione pedagogica, Brescia, La Scuola, 1995;
P. Malavasi, Tra ermeneutica e pedagogia, Firenze, La Nuova Italia, 1992;
A. Mariani, La decostruzione e il discorso pedagogico (Saggio su Derrida), Pisa, ETS, 2000;
M. Muzi, A. Piromallo Gambardella (a cura di), Prospettive ermeneutiche in pedagogia, Milano, Unicopli, 1995.
G. Vattimo, La fine della modernità, Milano, Garzanti, 1985.
Il corso si articolerà nei seguenti moduli, ciascuno dei quali corrisponde a tre crediti:
Modulo I
1) La filosofia dell'educazione nel rapporto con la pedagogia: ambiti e funzioni;
2) Referenti teoretici dell'odierna filosofia dell'educazione;
3) Correnti di pensiero e modelli a confronto.
Modulo II
1) Crisi del soggetto metafisico-cartesiano e fine della modernità;
2) Nascita, evoluzione e fortuna del modello decostruzionista;
3) Decostruzione del discorso pedagogico.
Modulo III
1) Paradigma della complessità e ridefinizione del sapere pedagogico come sapere plurale, dis-morfico, iper-complesso;
2) Valori e modelli nell'odierna atmosfera del Disincanto;
3) Il modello ermeneutico-critico rispetto a quello metafisico-dogmatico.
Il testo-base di riferimento per i tre moduli è F. Cambi, Manuale di filosofia dell'educazione, Roma-Bari, Laterza, 2000 (da p. 3 a p. 101 per il primo modulo; da p. 103 a p. 156 per il secondo modulo; da p. 157 a p. 191 per il terzo modulo). Tale testo sarà integrato da brani di altri testi citati in Bibliografia, che saranno indicati nel corso delle lezioni e distribuiti agli studenti in fotocopie.
Gli studenti iscritti al corso di laurea del vecchio ordinamento dovranno presentare agli esami tutti gli argomenti indicati nei tre moduli; gli studenti iscritti al nuovo corso di laurea per educatore della prima infanzia dovranno presentare gli argomenti indicati nel primo e nel secondo modulo; gli studenti iscritti al corso di laurea per esperto dei processi formativi ed educatore professionale dovranno presentare soltanto gli argomenti indicati nel primo modulo.
Nella valutazione finale si terrà conto delle verifiche effettuate in itinere.