CdL in Esperto dei Processi Formativi ed Educatore Professionale
Prof. Carlo Romano
(3 CFU)
Argomento del corso
Atteggiamenti e stili relazionali nella comunicazione educativa
Chi svolge un'attività formativa è costretto a cimentarsi quotidianamente oltre che con tematiche fondamentali dell'impianto educativo stesso (come motivare, come si insegna, come si apprende), con questioni complesse e delicate riguardanti l'area dei rapporti interpersonali: come comprendere il complesso mondo dei comportamenti umani in situazioni formative, quali atteggiamenti assumere in funzione di un efficace rapporto educativo, come gestire il clima relazionale. Per espletare una qualsiasi azione formativa è necessario cioè sapersi relazionare, sapersi rapportare, saper comunicare, saper esserci con consapevolezza e competenza.
Chi educa ha il compito di avvicinarsi quanto più possibile all'altro, realtà sconosciuta, per accoglierlo, conoscerlo, comprenderlo. Questo avvicinamento è fortemente condizionato dal modo in cui egli si fa impressionare, in cui cioè lascia entrare i dati provenienti dal mondo altrui, dal livello di attenzione e di consapevolezza con cui incorpora i dati attraverso i canali sensoriali, tenuto conto della globalità espressivo/linguistica dell'altro (parole, suoni, immagini, movimenti...). Egli deve inoltre preoccuparsi di assumere atteggiamenti (empatia, collaborazione, contatto amichevole, incoraggiamento ) e stili relazionali capaci di generare un clima interumano e una piattaforma comunicativa dove ogni uno può sviluppare i propri sentimenti di appartenenza al gruppo, strutturare un forte senso del Noi, acquisire fiducia, sentirsi accettato e stimato, impegnarsi intensamente nei processi coevolutivi di insegnamento/apprendimento.
Appunti di lavoro
Come comprendere i comportamenti degli altri senza trasformarne l'intima realtà?
È possibile descrivere, denotare i comportamenti umani evitando inferenze, giudizi a priori, improprie letture del pen-siero?
Come mantenersi in linea con ciò che viene detto senza indagare sui motivi per cui è stato detto, senza connotare arbi-trariamente, senza interpretare?
Come attenersi ai fatti distinguendoli dalle opinioni?
Come individuare le ridondanze (regole implicite) per avvicinarsi alla comprensione del funzionamento di un sistema di relazioni umane?
Quali le dinamiche comunicative di una struttura formativa?
Quali atteggiamenti e quali stili relazionali rendono efficace l'agire formativo?
Finalità
Sviluppare una serie di capacità, competenze e atteggiamenti professionali indispensabili per leggere, comprendere e ge-stire la complessità del processo formativo.
Testi consigliati
C. Romano, Comunicare e coevolvere in strutture maieutiche. Un percorso con adulti in formazione, Milano, Franco-Angeli, 2001
M. T. Bassa Poropat, F. Lauria, Professione educatore, Pisa, Edizioni ETS, 1998
H. Franta, Atteggiamenti dell'educatore, Roma, LAS, 1997