Metodi e Tecniche della Psicomotricità

Corso di Laurea in Scienze dell'Educazione

Supplente: Prof. Carlo Romano

 

Il corpo nella relazione educativa

La moderna ricerca psicologica supera il secolare dualismo corpo-mente assumendo psichismo e motricità non come due aspetti opposti della stessa entità, ma elementi fondamentali e dinamici della formazione bio-psichica della personalità umana.

Le Boulch dimostra come dalla assimilazione delle diverse esperienze motorie si favorisca la formazione dello schema corporeo.

Lapierre e Aucouturier correlano il vissuto sensoriale e affettivo con i primi apprendimenti percettivi e cognitivi: è attraverso il movimento e il tono muscolare che il bambino vive sul suo corpo emozioni e sentimenti che si trasformano in concetti e nozioni.

Dai moderni orientamenti della neuropsicologia, inoltre, risulta che l'attività motoria serve per creare e formare funzioni cerebrali.

Con il termine psicomotricità si intende pertanto sottolineare l'importanza dell'azione sul pensiero e viceversa e caratterizzare la motricità spontanea in età evolutiva. Per apprendere è necessario che i movimenti siano liberi da schemi preordinati al fine di favorire sensazioni e percezioni che agiscono sullo sviluppo cognitivo e affettivo. È dalla circolarità individuo-azione-ambiente, o ancora, ambiente-azione-individuo che si autodeterminano gli apprendimenti rinforzando nuovi schemi motori

Lungo tutto il percorso educativo/formativo è opportuno creare situazioni in cui il corpo diventi elemento mediatore tra gli apprendimenti, le forme espressive e lo sviluppo socio-affetivo.

È opportuno che l'educatore esplori consapevolmente, in fase formativa, la relazione con il proprio Io-Corporeo affinché:

-riscopra autenticità

-sviluppi disponibilità

-prenda coscienza delle proprie pulsioni, divieti, difese...

-integri le conoscenze teoriche con la globalità della propria persona,

Il corso, articolato in momenti esperenziali all'interno di spazi-laboratorio, propone la riscoperta e la ri-appropriazione delle proprie capacità motorie ed espressivo-corporee, pre-requisito per un'educazione psicomotoria efficace.

Finalità

Recupero responsabile, cosciente e, al contempo indispensabile, dell'iocorporeo dell'educatore.

Appunti di lavoro

Come leggere e descrivere i segnali non verbali attraverso l'osservazione?

Come stimolare una migliore conoscenza dell'Io corporeo?

Cosa si intende per schema corporeo? Quale la sua evoluzione?

È possibile generare uno stato di calma e di distensione, una maggiore conoscenza e controllo delle percezioni psicosomatiche?

Quale conoscenza dell'uso dei propri canali sensoriali?

Quali le caratteristiche dell'anatomo-fisiologia della respirazione?

Come attivare la respirazione addominale e profonda?

Come sensibilizzarsi al coordinamento e all'armoma dei movimenti? Quale la funzionalità della dominanza laterale?

Come organizzo la dinamica dell'equlibrio del mio corpo?

Che rapporto c'è tra tempo e ritmo?

Quali le proprietà del ritmo?... e della voce?

Come comunichiamo con i suoni vocalici?

Come percepiamo lo spazio?

Come utilizzo lo spazio per comunicare (vicinanza, distanza, orientamento del corpo...)?

Come utilizzo i canali di comunicazione non verbale nella relazione educativa?

 

Testi fondamentali

& C. Romano, Corpo itinerario possibile Giunti-Lisciani, Teramo, 1988

& R. Raffagnino - L. Occhini, Il corpo e l'altro, Guerini Studio, Milano, 2000

& J. Le Boulch, L'educazione del corpo nella scuola del domani, Ed. Scientifiche Magi, Roma, 2000

& B. Aucoutorier, I. Derrault, J. L. Empinet, La pratica psicomotoria. Rieducazione e terapia, A. Armando, Roma 1986