Filosofia Morale

Corso di Laurea in Scienze dell'Educazione

Titolare: Prof. Nicola De Domenico

 

Parte monografica del corso

Due filosofie dell'azione del Novecento fra umanismo e antiumanismo: Heidegger e Sartre

Una teoria dell'azione non è, come è ben noto, per ciò stesso un'etica (una teoria dell'azione "buona" o virtuosa) né una teoria normativa dell'agire razionale è necessariamente una morale, poiché non in tutti i casi un'azione "efficiente" è un'azione intesa al "bene". All'inizio del Novecento si ha uno sviluppo notevole delle teorie dell'agire (i cui prototipi più cospicui si trovano in Aristotele), alla quale fa riscontro una crisi profonda dei fondamenti della morale, trasversale a gran parte delle tendenze filosofiche dell'epoca. In questo quadro, negli anni Trenta, fioriscono nell'ambito del filone fenomenologico stili di pensiero destinati a incidere lungamente. Uno di questi è quello inaugurato da Heidegger in Essere e tempo (1927), un'opera che, ancora oggi, incombe ineludibilmente sul dibattito filosofico. L'obiettivo del corso è quello di tentarne una lettura contestualizzante rispetto agli anni Venti e Trenta ed alla sua incidenza profonda sul movimento effimero dell'esistenzialismo e, in particolare, sul primo Sartre, dal quale Heidegger prese nettamente le distanze alla fine degli anni Quaranta. Ciò comporterà un uso ponderato dell'autointerpretazione di Heidegger, intesa a porre in secondo piano gli aspetti di teoria dell'azione largamente presenti in Essere e tempo. Il tema del corso sarà svolto attraverso le tappe modulari seguenti:

Cosa resta oggi dell'esistenzialismo? - È l'umanismo una filosofia della soggettività assoluta o un prometeismo dell'agire strumentale? - Modelli teorici dell'umanismo: Lessing (la secolarizzazione del Cristianesimo), Kant (l'ambiguità del primato della ragion pratica), Fichte (il Divino nell'umano), Feuerbach (l'umano come radice di se stesso). - Altri modelli teorici dell'umanismo: l'universo prometeico della tecnica e le figure dell'individualità non solidale. - L'antiumanismo che accetta le premesse dell'umanismo nei prototipi del nichilismo del Moderno: il cordoglio per la dipartita degli dei e la desolazione della Terra in Jacobi, Jean Paul [Richter], Kierkegaard, Nietzsche.

Età del tramonto e filosofie della crisi del Novecento: la temperie culturale fra le due guerre mondiali e la passione degli estremi. - Gli "autentici": Stefan George e la sua cerchia. - Tanatologia come antropologia superiore: Hölderlin, Novalis, Rilke.

Fra teoria trascendentale ed esperienza fenomenologica: Husserl, l'alchimista delle "cose stesse". - Fenomenologia e pragmatismo: Max Scheler 1925.

Heidegger 1927: l'essenza dell'uomo nell'alternativa delle sue riduzioni all'originario (Selbstbewußtsein o Dasein) e la temporalità come individuazione storica assoluta. - La filigrana di Essere e tempo in alcune nozioni aristoteliche di filosofia pratica: praxis, poiesis, kairòs (Etica nicomachea), ethos e pathos (Retorica). - Heidegger contra Husserl: L'ordito non palese di Essere e tempo in una filosofia originaria dominata dal primato della prassi (il tema della fatticità e della comprensione come sapere pratico). - Senso del morire come senso del vivere: la critica della normalità del mondo ed il gesto eroico.

Excursus 1: l'ordo amoris per una filosofia senza lutto.

La sistematica dicotomica della nuova "coscienza infelice" e la sua anfibologia: ontico-ontologico, esistentivo-esistenziale, autentico-inautentico. - Gli scorrimenti fra i livelli dicotomici e la loro natura pragmatica di ultima istanza: il passaggio attraverso le modalità inferiori e superiori della Cura. - La visione "nel" linguaggio: il linguaggio comune come luogo del rivelarsi dell'originario e gli usi terminologici di Essere e tempo.

Heidegger apprendista stregone: l'autointerpretazione di Essere e tempo nel 1933. - Heidegger e il nazionalsocialismo: una controversia senza fine.

Essere e nulla (Sartre 1943): dalla Geworfenheit alla libertà come condanna, una incorporazione di Essere e tempo. - Convergenze e divergenze fra Sartre ed Heidegger: la fenomenologia come ermeneutica in azione della fatticità; esser-per-la-morte (pro e contra); fatticità del progetto e strutture del con-essere.

Excursus 2: Ich hab mein Sach auf Nichts gestellt [Ho fondato la mia causa sul nulla] (Goethe, Vanitas! Vanitatum vanitas!): nichilismo, anarchismo, arbitrium indifferentiae.

Una polemica degli anni Quaranta. Heidegger contro Sartre: il primato dell'Essere e la riformulazione della differenza ontologica nella Kehre.

Testi di riferimento

& M. Heidegger, Essere e tempo. Traduzione di P. Chiodi, Milano, Longanesi, 1990;

& M. Heidegger, Lettera sull'umanismo. A cura di F. Volpi, Milano, Adelphi, 1997;

& J. P. Sartre, L'essere e il nulla. Saggio di ontologia fenomenologica. Traduzione di G. Del Bo, Milano, Il Saggiatore, 1997;

& J. P. Sartre, L'esistenzialismo è un umanismo, Milano, Mursia, 1963;

 

Letture ulteriori consigliate (non obbligatorie) per gli studenti che vogliano familiarizzare con lo "spirito del tempo" in Germania fra le due guerre:

& K. Jaspers, La situazione spirituale del tempo. Traduzione di N. De Domenico, Roma, Jouvence, 1982;

& T. Mann, La montagna incantata. Traduzione di E. Pocar, Milano, Corbaccio, 1992.

& R. Musil, L'uomo senza qualità. Traduzione di A. Rho, Torino, Einaudi (NUE), 1996

 

Parte generale

Lineamenti storico-sistematici della filosofia morale e storia della filosofia moderna dal Seicento ai giorni nostri. A temi ed aspetti selezionati saranno dedicate sedute seminariali. La buona conoscenza delle nozioni e dei problemi sarà oggetto di preesame, la cui preparazione dovrà essere condotta valendosi dei seguenti

Testi di studio

& D. Neri, Filosofia morale. Manuale introduttivo, vol. 11 della serie Processi formativi e scienze dell'educazione, Milano, Guerini Studio, 1999;

& G. Fornero, Protagonisti e testi della filosofia. Nuova edizione. Torino, Paravia-Bruno Mondadori Editore, 2000:

Volume B, Tomo 1: Dall'Umanesimo al Razionalismo;

Volume B, Tomo 2: Dall'empirismo al Criticismo;

Volume C: Dal Romanticismo al Positivismo;

Volume D, Tomo 1: Da Nietzsche all'Esistenzialismo;

Volume D, Tomo 2: Dal secondo Heidegger al dibattito filosofico contemporaneo.

 

L'organizzazione del corso prevede lezioni e seminari per un minimo di 60 ore.

 

Orario di Ricevimento:

martedì e giovedì dalle 9.00 alle 13.00 nella sede del Dipartimento di Filosofia, Storia e Critica dei Saperi, p.zza Florio, n. 24