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GIUSEPPE ZANNIELLO

L'integrazione dei compiti della madre e del padre nell'educazione dei figli e delle figlie

Abstract

Lo sviluppo armonico e integrale della personalità giovanile richiede la stabilità del nucleo familiare e un clima affettivo positivo in famiglia; entrambe le esigenze educative sono oggi minacciate da una serie di errori pedagogici sia teorici che pratici. I pedagogisti riescono a sviluppare le competenze educative nei genitori quando si impegnano a comprenderne le esigenze reali rinunciando ad applicare dei modelli astratti a situazioni complesse. Lo studio fenomenologico dei comportamenti educativi più frequenti nel padre o nella madre costituisce un valido punto di partenza per impostare degli interventi formativi rivolti ai genitori che intendono instaurare una relazione educativa specifica con i figli o con le figlie. I compiti educativi dei genitori che tengono conto delle specificità di genere si diversificano in base all’età dei figli. Il padre e la madre costituiscono per i figli e le figlie i primi exemplar maschili e femminili con cui si relazionano. Le imperfezioni umane, sperimentate nei propri genitori, non impediscono ai figli di realizzarsi pienamente come persone quando percepiscono nel padre e nella madre un sincero riconoscimento degli errori e un desiderio di miglioramento. Le relazioni educative in famiglia variano significativamente nelle diverse culture; pertanto il pedagogista familiare, invece di fornire ricette precostituite, prima si cala nella vita quotidiana dei genitori, che chiedono la sua consulenza, per poi sviluppare la loro capacità di analisi e di soluzione attiva dei problemi educativi. Le aspettative sociali nei confronti del pedagogista familiare sono aumentate a causa dell’accresciuto numero di coppie genitoriali in crisi; nella terza missione dell’università rientra anche la formazione pedagogica dei genitori.