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SANDRO VOLPE

Un'idea di Proust. Conversazione con Suso Cecchi d'Amico

Abstract

Nel luglio del 1995 ho incontrato Suso Cecchi d’Amico nella sua casa romana. L’argomento della nostra conversazione – Proust al cinema – ci ha portati a passare in rassegna le sceneggiature che non sono arrivate sullo schermo e i pochi film realizzati fino a quel momento. Soltanto negli anni successivi altre opere [film] si sarebbero aggiunte a quel breve elenco. Ovviamente abbiamo parlato soprattutto della sua sceneggiatura per Visconti e dell’idea centrale di quel progetto: un Proust lineare, balzachiano, con la descrizione della fine di un’epoca, e la concentrazione sui [l’attenzione ai] volumi centrali, con il racconto delle due coppie – Marcel e Albertine, Charlus e Morel – a scapito del primo e dell’ultimo volume, dove è più evidente la riflessione sul Tempo e sulla vocazione letteraria. Quell’opzione non nascondeva una valenza più sinceramente divulgativa: un’idea di fondo che a distanza di anni mi sembra più vicina a una rilettura seriale. Un Proust più semplice che sa parlare con tutti e può piacere a molti è forse la vera lezione di Suso Cecchi d’Amico.