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GAETANO VENZA

Per un approccio non riduttivistico allo stress lavoro-correlato: un questionario per i contesti ospedalieri mirato alla rilevazione della tematica benessere-disagio come elemento della dinamica psicosociologica dell’organizzazione.

Abstract

Le recenti urgenze adempitive relative allo stress lavoro-correlato hanno favorito la tendenza a realizzare interventi fondati su implicite visioni dello stress come fenomeno autonomo rispetto alla dinamica psicosociale e culturale dell’organizzazione. Gli obblighi normativi possono invece rivelarsi occasioni per promuovere la diffusione di una cultura dello sviluppo e dell’empowerment organizzativo proponendo ai committenti una visione del ‘buon lavoro’ centrata non solo sulla assenza di disagio, ma anche sulla presenza di benessere, e la possibilità di realizzare interventi di ricerca-azione che si concretizzino in un accompagnamento delle organizzazioni verso la capacità di apprendere su di sé cogliendo negli eventi relativi al benessere/disagio indizi del senso culturale della loro storia, della loro progettualità, della loro complessiva dinamica psicosociale. Proprio a tal fine, con riferimento alla richiesta di una Azienda ospedaliera di effettuare una rilevazione di stress lavoro-correlato, è stato costruito un questionario orientato ad inquadrare i consueti dati più direttamente connessi allo stress, come quelli relativi allo stato di salute psico-fisica, alla soddisfazione, al senso di appartenenza e di fiducia organizzativa, all’interno di una cornice delineata da un altro set di dati relativo sia ai valori del lavoro che ad una configurazione delle fonti di stress organizzata lungo le tre dimensioni del rapporto con il proprio lavoro, con il proprio gruppo, con l’organizzazione; rispetto a queste tre dimensioni, inoltre, una sezione del questionario indaga l’importanza loro attribuita al fine di potere disporre di dati sugli scarti importanza-percezione, rilevanti indicatori delle rappresentazioni culturali presenti nel contesto aziendale. L’analisi dei dati raccolti da 1246 questionari, realizzata mediante Spss, ha previsto diversi step, alcuni dei quali ancora in corso: una esplorazione della struttura fattoriale delle parti del questionario relative alle fonti di stress ed alla importanza loro attribuita; il calcolo dei punteggi medi per ciascuna delle dimensioni analizzate e, laddove prevista, degli scarti importanza/percezione; uno studio delle sulle relazioni tra le diverse variabili prese in considerazione mediante modelli di equazioni strutturali, con il supporto del software AMOS. I primi risultati emersi hanno messo in luce relazioni fra i tre diversi livelli della esperienza organizzativa citati ed alcuni aspetti dello stress e della soddisfazione confermando l’utilità della adozione di una visione psicosociale dello stress piuttosto che di semplice relazione individuo-stressors e la sua possibilità di essere adottata come fondamento dell’avvio di un intervento di miglioramento del benessere organizzativo.