Privacy e riconoscimento di figlio naturale: spunti comparatistici.
- Autori: VANNI DI SAN VINCENZO, D
- Anno di pubblicazione: 2007
- Tipologia: Articolo in rivista (Articolo in rivista)
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/22148
Abstract
L'allargamento del raggio di incidenza del diritto alla riservatezza in campi e settori inesplorati o finora ignorati del diritto di famiglia e la conseguente necessità del suo coordinamento con altri valori e princìpi ordinamentali (quali quelli relativi allo svolgimento di un equo processo) confermano come tale diritto sia entrato a far parte in modo strutturale del patrimonio culturale del diritto civile e come la relativa tutela debba costituire un punto fermo sia in campo legislativo che giurisprudenziale.È utile, a questo punto della ricerca, porre a raffronto le posizioni assunte dal diritto italiano e da quello inglese a proposito del tema che si è finora affrontato. In particolare, l'ordinamento italiano appare ancora carente di disposizioni legislative espressamente e specificamente ispirate alla tutela della riservatezza del minore, nell'ambito della procedura per il riconoscimento dei figli naturali, in un'ottica di salvaguardia del suo effettivo benessere materiale e psichico, e necessita di interventi legislativi mirati.