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CALOGERO VINCI

Architettura e costruzione delle “gallerie a pozzi” nella piana di Palermo

Abstract

Se la tutela dei Beni Culturali ed Ambientali “visibili” risulta spesso incentivata e promossa dall’opinione pubblica che percepisce in modo immediato nel degrado dei monumenti, delle opere d’arte o del paesaggio il rischio di una perdita irrimediabile, la salvaguardia di tutto ciò che è nascosto alla vista risulta spesso di più difficile attuazione: è il caso del vasto “Patrimonio Cavo” nascosto nel sottosuolo palermitano. In questo panorama rappresenta un’eccezione il “Corso Gesuitico Alto” a Palermo, una complessa architettura di cunicoli sotterranei destinati alla captazione e all'adduzione dell’acqua, uno dei pochi sistemi ancora attivi, non mutilato dagli scavi ciechi ed irresponsabili che in alcuni casi hanno accompagnato lo sviluppo edilizio negli anni ’70.