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LOREDANA TERESI

Crossing the Atlantic at the turn of the Millennium: friends and foes

Abstract

Il saggio analizza le modalità dell'incontro tra un gruppo di Vichinghi e le popolazioni indigene delle coste orientali del Canada al momento della scoperta dell'America, intorno all'anno 1000, come narrato dalle saghe islandesi che ci hanno conservato la memoria di questi avvenimenti (Vinland Sagas). Documenti situabili a metà strada tra resoconti attendibili e fiction - un po' per la loro natura, un po' per le caratteristiche della trasmissione culturale norrena, e un po' per la distanza temporale tra gli eventi narrati e la loro registrazione in forma scritta - le saghe ci narrano di incontri e interazioni mossi principalmente da curiosità e desiderio di commerciare. Gli scontri, che pur avverranno e che porteranno poi i Vichinghi ad abbandonare questi territori, sembrano dettati più da paura e diffidenza scaturite da avvenimenti fortuiti ed imprevedibili, che da conflittualità predeterminata e sete di conquista. Nonostante la mancanza di una lingua e di un sistema culturale di riferimento comuni, i due gruppi riescono in più occasioni, come mostra la disamina, a superare le differenze e trovare un sistema di comunicazione efficace. E il nemico reale, anzichè vestire colori etnici, avrà i connotati dell'avidità e dell'inganno serpeggianti all'interno del gruppo vichingo stesso.