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GIOVANNI TRAVAGLIATO

Il calice di Giovanni di ser Iacobo ed altre suppellettili toscane del Trecento in Sicilia: novità su artisti e committenti

Abstract

La preziosa suppellettile liturgica conservata nel tesoro della Cattedrale di Messina è già nota da tempo agli studiosi perché firmata dall'orafo fiorentino Giovanni di ser Iacobo attivo alla corte reale angioina di Napoli. Il saggio, grazie alla corretta lettura della seconda iscrizione apposta sull'opera, individua la committente, la francescana suor Stefania Rufolo, la probabile destinazione originaria per un convento dell'area amalfitana e le ragioni per cui è successivamente giunta a Messina. Con l'occasione, si fa il punto anche su altre opere toscane coeve con smalti traslucidi