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MICHELE SBACCHI

Città e campagna: contaminazioni

Abstract

Il saggio affronta il questione del rapporto tra la città e campagna sia dal punto concettuale che operativo. La questione è quindi analizzata a partire da fonti letterarie e artistiche, oltre che considerando progetti di architettura. In apertura viene definita la differenza tra campagna e natura, nozioni spesso non chiaramente distinte. A partire dalla notazione del carattere eminente artificiale dell'intervento agricolo, il saggio considera anche le assonanze tra architettura e agricoltura. Nella seconda parte si affronta il tema del rapporto fisico effettivo della città e della campagna. Vengono pertanto chiamate in causa le diverse forme, spesso molte diverse tra loro, attraverso le quali questa 2contaminazione avviene". Naturalmente la fascia periurbana è quella maggiormente investita ma viene posta la distinzione tra i modi come questo avvenga in relazione alla dimensione del centro urbano (metropoli, città, quartiere). Utilizzando alcune nozioni già elaborate in occasione di una ricerca Progresdec condotta dallo stesso autore, viene proposta la cosiddetta Unità Agro urbana cioè quell'entità di piccolo centro+ porzione di campagna limitrofa che "architettonicamente abitata" in maniera indistinta. Le altre forme di "inclusione della campagna nella città (orti urbani, parchi agricoli, frammenti, tracce) vengono anch'essi riesaminati secondo l'ottica della contaminazione e se ne evidenziano le peculiarità. Tra gli autori citati Cicerone, Laugier, Le Corbusier, Laszlo Moholy-Nagy, Pierre Donadieu Gilles Clèment, Marc Lavergne, Lucius Burchkardt, Vittorio Gregotti, oltre che il fotografo Alex MacLean e il pittore Cosimo Jodi. Il tema di fondo che permea tutto lo scritto è quello della contaminazione, fenomeno che si presenta sia a livello concettuale che fisico tra città e campagna. L'ttenzione è pertanto posta non tanto sulla distinzione ma sulle forme ibride tra città e campagna cogliendone le valenze per la progettazione architettonica contemporanea.