Salta al contenuto principale
Passa alla visualizzazione normale.

MASSIMO STARITA

Sul potere della Commissione europea di ritirare una proposta legislativa e sui suoi riflessi sugli equilibri istituzionali nel diritto dell'Unione europea

Abstract

L'articolo si propone di commentare la sentenza del 14 aprile 2015, nella causa C-409/13, con cui la Corte di Giustizia ha risolto un antico contrasto di tesi giuridiche (e politiche) tra il Consiglio dell’Unione europea e la Commissione europea, avente ad oggetto la questione se quest’ultima possa ritirare una proposta legislativa e, se sì, a quali condizioni e in quali casi. Respingendo il ricorso del Consiglio, la Corte ha risolto il conflitto a favore della Commissione, ma ha anche dato alcune indicazioni riguardo a requisiti di ordine sia procedurale che sostanziale che devono essere rispettati ai fini di un “legittimo” esercizio del potere di ritiro. L'articolo si propone anche di sottolineare il ruolo che la Corte ha riservato a se stessa nell’equilibrio istituzionale, ruolo che si ricollega al particolare valore che la Corte assegna al principio di leale cooperazione ed agli accordi interistituzionali.