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FLAVIA SCHIAVO

Identità evolutiva tra vigne e tavole imbandite.

Abstract

Il contributo affronta il nodo dello sviluppo locale e del turismo a basso impatto, inteso in un’ottica di interrelazioni, sviluppo locale, attivazione di integrazioni e di lavoro, partendo da due risorse complesse e affascinanti: il cibo e il vino. Si tratta di risorse che potrebbero essere annoverate tra i Beni culturali e ambientali e che hanno una forte interrelazione con le persone, gli abitanti, gli outsider, e con il paesaggio inteso nella sua interezza, e letto in chiave evolutiva. Cibo e vino hanno, infatti, un forte legame con la storia locale, con la tradizione, e con l’innovazione e, come il paesaggio, riflettono e manifestano i transiti, i passaggi, le modificazioni, nonché il “gusto”, i comportamenti, la cultura materiale dei luoghi. Cibo e vino, in Sicilia, e in particolare nella Sicilia occidentale, sono una realtà viva e che possiede, in fieri, una enorme potenzialità che andrebbe trasformata in economia reale. Il saggio, partendo da una attenta ricognizione sulla realtà locale, e cercando, anche, di ragionale sul valore simbolico del “cibo”, punta a comprendere come il cibo stesso soprattutto se coniugato con il vino, abbia già attivato, anche in virtù delle specificità climatiche, culturali e paesaggistiche, e possa attivare sviluppo ed economie sostenibili, producendo lavoro e nel contempo tutelando il territorio. Il saggio nota quanto lo sviluppo riscontrato è soprattutto frutto di azioni autoprodotte, azioni che andrebbero “spinte” e incentivate dalle Amministrazioni locali, che dovrebbero essere in grado sia di cogliere le opportunità che lo Stato e la Comunità fornisce, sia di attivare politiche autonome, attente al territorio, alla comunità insediata, alle risorse e ai “valori” del paesaggio, in modo da innescare feedback positivi.