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FILIPPO SCHILLECI

Un nuovo patto città-campagna per il futuro assetto di Palermo

Abstract

In Europa, il cambio di prospettiva delle relazioni tra dimensione urbana e agricola è stato intrapreso ormai da alcuni anni e già con la programmazione 2007-2013, viene enfatizzato un maggior ruolo multifunzionale delle aree agricole. Horizon 2020, punta sulla coesione sociale e territoriale e, soprattutto, sul tema agroalimentare quale pratica da rifondare secondo criteri sostenibili, competitivi e generatori di beni pubblici e servizi eco-sistemici. Su tale scia alcune città europee stanno già provvedendo a fondare un’idea di sostenibilità del sistema urbano a partire dal rispetto e dalla rivalorizzazione del proprio territorio agricolo. In questa prospettiva, cosa sta avvenendo a Palermo? Dopo un piano razionalista con elevati indici di edificabilità, un progetto di Parco agricolo degli anni ’90 e ormai dimenticato, dopo numerose varianti che han trasformato aree di verde storico in distese per centri commerciali, vi è oggi un nuovo approccio per le restanti aree agricole? Mentre si discute sul nuovo Piano, e si è avviato un percorso strategico per la Conca d’Oro che si prefigge di attivare azioni di sviluppo centrate sulla polifunzionalità dei sistemi agricoli, sperimentando innovazioni organizzative e commerciali, il presente paper vuole ragionare sulle reali possibilità che ha la città di Palermo per gestire in modo equilibrato un rapporto tra un centro e i lembi del suo fertile territorio.