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FILIPPO SCHILLECI

Città e campagna. Le aree di transizione come patrimonio comune

Abstract

Le aree agricole periurbane costituiscono un "patrimonio di risorse attive" dal quale il governo del territorio non può prescindere. Esse contribuiscono a delineare un paesaggio complesso il cui assetto è sottoposto alle pressioni della crescita insediativa e ai fenomeni di degrado delle periferie urbane e metropolitane. Da aree di margine, si configurano sempre di più come paesaggi di transizione tra i sistemi urbani e le aree extraurbane di interesse naturale. Si tratta di luoghi di confine, non soltanto in termini spaziali ed amministrativi ma anche sotto il profilo concettuale, che sovvertono le tradizionali regole di costruzione del territorio, imponendo una riformulazione delle categorie descrittive tradizionali delle scienze urbane e territoriali. Luoghi dell'opportunità da sottrarre alle logiche del regime immobiliare, e allo stesso tempo aree dove si concentrano le maggiori contraddizioni di una prassi pianificatoria che, nel migliore dei casi, si è limitata alla regolamentazione del diritto di edificazione. Partendo da queste brevi premesse, il volume sviluppa una riflessione più ampia sul tema degli spazi periurbani, muovendo da una rilettura critica delle componenti che concorrono alla costruzione di questo "terzo paesaggio" periurbano.