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FILIPPO SCHILLECI

Conoscere il territorio per un consumo consapevole. Akragas e i suoi valori identitari

Abstract

Parlare di consumo di suolo, oggi, significa trattare un tema attuale, complesso e articolato. La complessità del tema è individuabile sia nell’indeterminatezza del concetto stesso di consumo di suolo, sia nella sua storia che si collega a quella, più datata, dell’uso del suolo. Se volessimo dare una definizione precisa e univoca di consumo di suolo, ci imbatteremmo già in un primo problema. Varie sono quelle che il dibattito recente ha cercato di coniare. Al fine di provare da un lato a mettere ordine alla materia, dall’altro a dettare princìpi e regole chiari in Italia, recentemente, si è discusso un interessante disegno di legge, in attesa di essere definitivamente approvato in Parlamento, proprio sul consumo di suolo. Punto cardine della proposta è quello di provare a fissare il limite massimo di superficie agricola nazionale consumabile. La comunità scientifica, l’opinione pubblica, la stampa e le amministrazioni sembrano oggi avere compreso come non sia più procrastinabile l’affrontare il tema/problema del consumo di suolo. Il presente scritto vuole presentare gli esiti di un’esperienza di ricerca che basa i suoi presupposti proprio sulla necessità, per il progetto di territorio, della conoscenza. Lo studio, al fine di verificare le teorie ipotizzate e condivise dalla comunità scientifica nazionale e internazionale, si è voluto confrontare con l’applicazione del metodo in uno specifico territorio, quello di Agrigento.