Salvatore Cardella e il Futurismo in Sicilia
- Autori: Sessa, E.
- Anno di pubblicazione: 2014
- Tipologia: Capitolo o Saggio (Capitolo o saggio)
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/232781
Abstract
Il Futurismo in Sicilia vive un’intensa stagione di creatività interdisciplinare a partire dall’immediato primo dopoguerra. In un clima culturale certamente non più propositivo come nella tarda Belle Èpoque, una ristretta compagine di pittori, scultori, poeti, musicisti, giornalisti e scrittori rilancia quei rari segnali di tensione artistica che, quasi a ridosso del primo conflitto mondiale, avevano manifestato affinità con la rivoluzione estetica del Movimento Futurista. In questo contesto artistico dinamico, anche se alquanto eterogeneo ed evanescente, Salvatore Cardella (nato a Caltanissetta il 24 giugno del 1896) è l’unico fra gli architetti e gli ingegneri formatisi in Sicilia a maturare un’autonoma esperienza progettuale di orientamento futurista, anche se affetta da inquietudini e derive compromissorie.