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ETTORE SESSA

Le dimore dei Chiaramonte: architettura e politica dell'immagine di una dinastia di condottieri nella Sicilia del XIV secolo

Abstract

I Chiaramonte, componenti principali del Parlamento Aristocratico del Regno di Sicilia, si distinguono nel novero dei tanti feudatari dell’isola del XIV secolo anche per un’attività edificatoria che, oltre alla realizzazione di chiese e complessi monastici e ad ingenti opere di fortificazione e infrastrutturali su gran parte del territorio siciliano, riguardò un formidabile ciclo di dimore e la formulazione di uno specifico “Stile Chiaramontano”, ispirato in modo programmatico alla tradizione regia siculo-normanna e sveva. Potente famiglia di nobili guerrieri, ricchi proprietari di feudi, grandi mecenati e promotori di architetture, i Chiaramonte esprimono una ben determinata politica dell'immagine, anche in concorrenza con i programmi regi della dinastia Aragonese di Sicilia. A Palermo e a Favara, in particolare, realizzano due dimore (a volumetrie prismatiche e con impianto planimetrico di forma quadrata e sistema distributivi impostati su cortili centrali) che si richiamano a modelli di torri e di castelli di Federico II, declinandone però la vocazione fortificata in una dimensione di spartana aulicità residenziale prossima all’idea di “signoria” più che ai modi della società feudale.