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DOMENICA SUTERA

LE SCALE DEI COMPLESSI CONVENTUALI NELLA SICILIA DEL SEICENTO: MAGNIFICENZA E ARTIFICIO TECNICO

Abstract

Il saggio ripercorre il tema degli scaloni conventuali realizzati durante il Seicento in alcuni centri della Sicilia attraverso l’esame di casi esemplari. L’argomento appare rilevante per stabilire il contributo offerto dall’architettura dell’isola nei confronti della più vasta proliferazione degli scaloni monumentali che si registra in Italia, Spagna, Europa. I casi individuati presentano articolazioni spaziali e planimetriche desunte da precedenti architetture civili, ma anche una originale varietà di nuove soluzioni. Molte delle opere indagate intrecciano necessità di carattere distributivo, relazionandosi con i chiostri annessi, ed evidenti aspirazioni di rappresentatività e di distinzione perseguite dai committenti e dai progettisti tramite il raggiungimento di effetti scenografici e artifici di carattere tecnico. Questi gradi di magnificenza e di spettacolarità non erano fenomeni isolati, molte comunità religiose europee si stavano attrezzando con dispositivi retorici altrettanto efficaci e in questo contesto emerge il ruolo guida assunto nel Seicento dagli scaloni imperiali spagnoli. Alcune opere siciliane, singolari e raffinate dal punto di vista sia compositivo che costruttivo, risultano ancora prive di studi ma soprattutto di documentazione in grado di rivelare i nomi dei progettisti. Altre soluzioni aggiornate manifestano l’attenzione degli architetti locali verso la coeva produzione nazionale e internazionale.