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DOMENICA SUTERA

I MONUMENTI AI SOVRANI SPAGNOLI IN SICILIA NELLA SECONDA METÀ DEL SEICENTO: IL CASO DI FILIPPO IV A PALERMO E DI CARLO II A MESSINA

Abstract

I MONUMENTI AI SOVRANI SPAGNOLI IN SICILIA NELLA SECONDA METÀ DEL SEICENTO: IL CASO DI FILIPPO IV A PALERMO E DI CARLO II A MESSINA-Nella seconda metà del Settecento vennero eretti in Sicilia due grandiosi monumenti per celebrare gli ultimi re di Spagna della Casa d'Asburgo: il “teatro” di Filippo IV nel piano del palazzo Reale di Palermo (dal 1661) e il gruppo scultoreo con la statua equestre di Carlo II (dal 1680) nella piazza della cattedrale di Messina. I due monumenti rendevano omaggio in Sicilia, nei luoghi eletti simbolo del potere della corona spagnola, i trionfi di sovrani ancora in vita e secondo parametri compositivi articolati e meritevoli di attenzione. L’adozione di un repertorio figurativo nuovo e magnificente, in parte legato a modelli extraisolani, e la triplice valenza scultorea, architettonica e urbana posseduta da entrambi i monumenti costituiscono ulteriori ragioni che resero eccezionali i risultati raggiunti. Lo studio di questi nuovi monumenti impone poi di estendere i ragionamenti al contributo dei progettisti. In particolare consente di riflettere sulle procedure con le quali venivano selezionati gli artefici e affidati gli incarichi nella Sicilia del secondo Seicento, in un contesto professionale in cui appare dominante il ruolo degli scultori-architetti, come le vicende che legano i nomi di Carlo d’Aprile e di Giacomo Serpotta ai due monumenti studiati.