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ANDREA SCIASCIA

Insegnare a vedere problematicamente e l'isola di Mantegna

Abstract

Inquadrare il lavoro didattico e di ricerca di Carlo Ravagnati coincide con lo svelare una radice culturale dalla quale avviare un possibile ragionamento. Tale inizio trova riferimento in un passo tratto da "Architettura per i musei" di Aldo Rossi: " Bisogna arrivare a parlare delle nostre opere, del segno della nostra esperienza; penso sempre tra gli artisti e gli interpreti della cultura moderna che più mi hanno formato al libro di Raymond Roussel, "Comment j'ai écrit certains de mes livres". Questo libro è fondamentale in quanto teoria della composizione che vuole dominare tutti gli aspetti della creazione artistica. Domandarsi come ha fatto è la premessa e al contempo costituisce l'energia e la direzione del lavoro di Carlo Ravagnati che insegna nel solco teorico tracciato da Rossi. Infatti, il volume "Favignana come un'infanzia", esito dell'Atelier di Composizione e urbanistica del primo anno svoltosi nell'anno accademico 2016 2017, al Politecnico di Torino, potrebbe avere come sottotitolo: "Come faccio la mia didattica". Forse in modo più preciso: "Insegnare a progettare l'architettura".Un'affermazione netta, solo apparentemente banale, coincidente, di fatto, con una struttura didattica basata su una costante azione di ricerca nella quale ogni passaggio è costruito con responsabilità offrendosi, quindi, a successive riflessioni