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ANDREA SCIASCIA

La stanza e la città

Abstract

Scrivere della propria esperienza dell'abitare nella costrizione provocata dalla pandemia mette insieme pensieri che fra loro possono stridere come due lamiere che improvvisamente e con violenza arrivano al contatto. Si sprigiona una scintilla fra immagini contrapposte. Per dare forma a queste due figure si richiama una poesia intitolata "Prospettiva" di Wislawa Szymborska e un breve ricordo del padre di Georges Simenon. I due testi mettono insieme le sensazioni opposte che ognuno di noi ha vissuto a casa in questo periodo. Un attimo del presente e un ricordo vissuto del passato remoto.