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ANDREA SCIASCIA

Ronchamp: dalla stalla di Gut Garkau alla moschea di Sidi Brahim Ronchamp: from Gut Garkau stable to Sidi Brahim mosque

Abstract

Nel percorrere itinerari storici, apparentemente opposti, da una parte all'interno del Movimento Moderno e dall'altra attraverso lo studio delle moschee di El Atteuf (Algeria), si riscontra un punto di intersezione conosciuto ma inaspettato: la cappella di Ronchamp di Le Corbusier. Ronchamp dimostra come impossibili o quanto mai arbitrarie siano le catalogazioni di un’opera del genere, la quale può essere considerata sia come momento di sintesi del moderno (e non soltanto del Movimento Moderno), sia come trait d’union fra due diversi mondi, l’islamico e il cristiano, integrati spesso soltanto all’interno di un rapporto di forza che ha visto prevalere, a seconda dei tempi, l’uno o l’altro senza raggiungere mai un pacifico equilibrio. Ronchamp frantuma e ricompone le sintesi storiche che hanno costruito il mito del Movimento Moderno, ed esplicita, indipendentemente dalla volontà del suo autore, quelle esperienze progettuali-culturali rimaste abbagliate e quindi soffocate dalle risplendenti architetture bianche degli anni ’20-’30 progettate, per ironia della sorte, dallo stesso Le Corbusier. Per tali ragioni Ronchamp non solo è capace di catalizzare molte delle poetiche della modernità ma soprattutto concretizza la forza del progetto di architettura che riesce, a discapito di qualsiasi classificazione spazio-temporale, a richiamare eventi lontani e ad anticipare e a esplorare temi futuri.