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ANDREA SCIASCIA

Porosità e increspature

Abstract

A più di trent’anni dall’approvazione del Piano Programma e della immediatamente successiva scomparsa di Giuseppe Samonà (1983), si intende riprendere alcuni temi fondamentali di quel piano e fornirne una lettura legata all’attualità. Infatti, anche se all’approvazione non seguì praticamente nulla, se non i quattro piani di recupero che però furono trasformati in coerenza col Piano Particolareggiato Esecutivo, gli autori del volume ritengono che quei temi siano ancora utili alla discussione, e ritengono che nel dibattito sul nuovo Piano Regolatore di Palermo, che coincide con questa pubblicazione, possano essere inserite questioni derivate dall’esperienza che viene trattata. I saggi sono approfondimenti di tematiche di carattere generale, come quelli di Francesco Cannone ed Emanuele Palazzotto. Il primo tratta soprattutto del Piano in relazione alla condizione attuale, il secondo fa un’analisi puntuale di alcuni caratteri fondamentali del Piano, ancora in relazione al PPE. Altri affrontano temi specifici, come quelli di Cesare Ajroldi e di Andrea Sciascia. Il primo si occupa dell’iconologia, in quanto elemento centrale della ricerca di Samonà, con caratteri di grande interesse, risolti solo in (minima) parte nell’elaborazione del Piano, l’altro della porosità, con riferimenti ad altri autori e alla produzione architettonica di Samonà. Il testo di Giuseppe Di Benedetto sta “in mezzo”, in quanto si occupa di vari temi del Piano, e li analizza anche in relazione alla lettura della città di Palermo. Ci auguriamo che questo lavoro porti a riaffrontare questioni a nostro avviso per niente datate nel dibattito urbanistico, in una visione dell’unità architettura-urbanistica, ma anche a suggerire soluzioni per una città un tempo “felicissima”, e oggi di “grande bruttezza”, a causa di piani e architetture di cattiva qualità.