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SIMONE RAMBALDI

L’uso di simboli del potere imperiale romano a Bologna da Giovanni II Bentivoglio a Carlo V

Abstract

Tra i decenni finali del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento, Bologna offre interessanti esempi dell’uso di iconografie e simboli desunti dall’antichità romana. Di questo repertorio figurativo si servirono in primo luogo le autorità che esercitarono un dominio sulla città, cioè Giovanni II Bentivoglio, all’epoca della sua signoria, e il papa, quando Bologna tornò sotto il governo pontificio. Ma esso fu impiegato anche per rendere omaggio alle autorità “ospiti” che, in seguito alle vicende storiche del periodo, visitarono Bologna in quegli anni: il re di Francia Francesco I e Carlo V, il quale fu incoronato imperatore del Sacro Romano Impero in questa città. Nel modo in cui, di volta in volta, furono utilizzati apparati simbolici derivati dal repertorio iconografico di Roma antica si possono rilevare più analogie che differenze, come se si trattasse di un codice visivo sostanzialmente condiviso. Di questo atteggiamento i monumenti e le cerimonie pubbliche offrono gli esempi più significativi.