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MICHELE ROCCELLA

EXPRESSIONS OF DISCOMFORT IN ADOLESCENTS. CLINICAL REFLECTIONS RESULTING FROM AN EXPLORATORY STUDY OF A GROUP OF STUDENTS

  • Authors: LA GRUTTA S; GUARNERI MG; NASTRI L; SCHIERA G; LO BAIDO R; SARNO L; ROCCELLA M
  • Publication year: 2006
  • Type: Articolo in rivista (Articolo in rivista)
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/28771

Abstract

Obiettivo. Considerati la diffusione e l’incremento dei comportamenti aggressivi e violenti, specie quelli che trovano come radicale comune la mancanza di un’effettiva motivazione e l’efferatezza, la nostra ricerca si è posta l’obiettivo di rintracciare gli indicatori e i segni predittivi di tali comportamenti. La letteratura, inoltre, dimostra che gli indicatori e i segni predittivi di maggiore affidabilità sono quelli legati alle invarianti strutturali (per esempio le strategie difensive, la capacità di controllo degli impulsi). Metodi. È stato realizzato, con un piano di ricerca trasversale, uno studio clinico di confronto reclutando un gruppo di adolescenti (26 soggetti di sesso maschile) con disturbo della condotta (F91.8), un gruppo di pazienti (29 soggetti di sesso maschile) con disturbo borderline di personalità (F60.31), un gruppo di detenuti (34 soggetti di sesso maschile) con disturbo antisociale di personalità (F60.2). È stato adoperato un protocollo comprendente, per il reclutamento, l’«Intervista clinica strutturata per il DSM-IV asse II» e i questionari «Indicatori della condotta aggressiva» e il «Profile of mood states» (POMS) esclusivamente destinati al gruppo di adolescenti; il «Defense mechanisms inventory» (DMI). Risultati. I gruppi messi a confronto hanno prodotto prestazioni significativamente differenti in ordine alle misure difensive prevalentemente adoperate e allo sfondo psichico emozionale di partenza. Conclusioni. Sono stati selezionati un profilo in cui l’aggressività e la violenza sono supportate da iporesponsività emozionale e un profilo in cui queste sono legate a un’impulsività clinicamente significativa. Abbiamo così isolato alcuni indicatori e predittori clinici dell’aggressività e della violenza e identificato, secondo i parametri dei reattivi utilizzati, i profili maggiormente a rischio.