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MARCO RAGUSA

Demanio marittimo e concessione: quali novità  dalle pronunce del novembre 2021?

Abstract

L’articolo illustra il ruolo giocato dall’istituto concessorio all’interno della nozione giuridica di demanio marittimo. A dispetto dei principi di inalienabilità (art. 823, c. I, Cod. civ.) e di “compatibilità” tra uso concesso e pubblico uso (art. 36 Cod. nav.), le facoltà di godimento e disposizione delle pubbliche amministrazioni si sono caratterizzate, fino a tempi molto recenti, per l’assenza di limiti effettivi e di una vincolante predeterminazione dei fini. Questo assetto non è mutato allorché il legislatore ha accolto le proposte della dottrina tendenti all’introduzione di strumenti di pianificazione portuale e costiera: la generale ineffettività di tali previsioni normative, infatti, attesta a tutt’oggi l’indeterminatezza del rapporto tra le nozioni di concessione e di demanio marittimo. Le recenti pronunce del giudice amministrativo riguardano solo indirettamente il tema, ma contengono argomenti utili alla definizione dei suoi aspetti problematici.