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MARCO RAGUSA

UNA NUOVA FISIONOMIA GIURIDICA PER I GESTORI DEI PORTI ITALIANI. O FORSE DUE? SULLA DISTANZA DI APPROCCIO TRA IL D.LGS. N. 169 DEL 2016 E IL REGOLAMENTO (UE) N. 2017/352

Abstract

L'articolo descrive l'interpretazione offerta dalla giurisprudenza e dalla dottrina italiana alle trasformazioni dell'ordinamento portuale (e, in particolare, degli enti portuali) intervenute a far data dalla l. n. 84/1994. L'autore evidenzia come l'opinione prevalente - che ha qualificato le Autorità portuali italiane alla stregua di enti pubblici non economici, dotati di funzioni regolatorie - strida con l'inquadramento in termini di impresa dato agli enti gestori dei porti degli Stati membri, in una molteplicità di occasioni, dalle istituzioni europee. Questa biforcazione di letture (testimoniata anche dall'ultima stagione della legislazione italiana ed europea) non è giustificata dai tratti di specialità che le Autorità di sistema portuale italiane presentano rispetto al prototipo di autorità portuale preso in considerazione dall'Unione: nelle conclusioni dell'articolo si propone un inquadramento dei nuovi gestori dei porti italiani come enti pubblici economici, le cui funzioni sono essenzialmente imprenditoriali.