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CLAUDIA ROSCIGLIONE

Il metodo genealogico e la morte di Dio nel pensiero di Friedrich Nietzsche

Abstract

L'obiettivo storico e teorico che ci prefiggiamo in questo contributo è quello di descrivere il ruolo del metodo genealogico all'interno della filosofia nietzscheana individuandone la stretta relazione con la concezione che il filosofo tedesco aveva della religione ed in particolare con l'idea della morte di Dio. Vedremo, infatti, come il metodo genealogico, lungi dall'essere soltanto una nozione appartenente al cosiddetto periodo illuministico, è ciò che realmente sottende a tutto il pensiero nietzscheano definendone i contorni e consentendo a Nietzsche, proprio in quanto metodo, di fornire una nuova visione del mondo e dell'uomo al suo interno. Inoltre, mostreremo come il concetto di morte di Dio si inserisce perfettamente all'interno dell'analisi critico-genealogica del pensiero metafisico occidentale di cui la religione cristiana e il suo Dio, del quale Nietzsche annuncia la morte, sono una chiara espressione. A tale proposito, metteremo in evidenza come l'episodio dell'annuncio della morte di Dio con tutto ciò che esso implica, non può essere letto né in chiave relativistica né in chiave nichilistica poiché esso, piuttosto, rientra all'interno di una nuova Weltanschauung in cui l'uomo attraverso un nuovo metodo, che è quello critico genealogico, e attraverso una nuova scienza, che è la gaia scienza, si libera dei vecchi valori metafisici e cristiani che lo hanno reso schiavo e diventa uno spirito libero che accetta il mondo nella sua complessità e dinamicità senza sentirsi da questo minacciato.