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CIRUS RINALDI

L’approccio dell’etichettamento nello studio della devianza

Abstract

Il saggio in questione – inserito originariamente in un volume interdisciplinare dedicato alla classificazione dei bambini “con bisogni speciali” – indica come il processo sociale di classificazione sia esso stesso oggetto dell’analisi perché «concepire il problema dei bambini con bisogni speciali in questo modo ci porta a problematizzare il modo in cui è apparsa la stessa categoria», individuando la natura anche politica del processo di definizione del “deviante” che necessita di un approfondimento delle dinamiche storiche, culturali, sociali, politiche, giuridiche che producono le diverse categorie di “bambini con bisogni speciali”. Gli usi della classificazione all’interno delle agenzie sociali – ovverosia delle istituzioni deputate al trattamento delle persone – rispondono a processi di selezione differenziale (“le persone sono rese differenti”) volti a far divenire le persone oggetto del lavoro organizzativo istituzionale, secondo criteri in uso presso l’istituzione specifica con effetti sullo status morale e la carriera degli individui sottoposti al controllo sociale